Trote in Sicilia


di Domenico Scavino

In Sicilia il mare e le coste la fanno da padrone e, ovviamente, la pesca è una delle attività più praticate. Sono nato a Catania in una città a pochi metri dal mare ed ho iniziato a pescare sin da piccolo, ma la passione per questo hobby mi ha portato a conoscere non solo l’acqua salata che circonda la mia isola, ma pure quella dolce che l’attraversa internamente scoprendo uno dei pesci più nobili e straordinari, la trota. Qui la cultura della pesca rivolta alla regina dei torrenti non è tanta, ma pian piano stiamo imparando ad apprezzarla e, con essa, a rivalutare i nostri meravigliosi ambienti fluviali. La speranza è che questa cultura possa diffondersi il più possibile, qui l’ecosistema è delicato e ci vuole il rispetto di tutti per garantire il nostro divertimento.

I FIUMI DA TROTA
Ho iniziato a dedicarmi alla pesca della trota ed a ricercare i luoghi più adatti alla “regina” con cartina alla mano, tentando dapprima nei torrenti più vicini casa mia, in particolare nei tre affluenti che creano il Fiume Simeto: il Saracena, il Cutò e il Martello, ma con scarsi risultati e solo qualche Iridea di piccole dimensioni. Successivamente ho iniziato a spostarmi più lontano e mi sono ritrovato sul grande e straordinario Alcantara e i suoi affluenti. Ho esplorato anche il Torrente Flascio, molto spettacolare per il suo ambiente selvaggio e il Torrente Roccella, disseminato di briglie anche di grandi dimensioni. Qui finalmente esce qualcosa, alcune grosse Iridee sull’Alcàntara, e tantissime altre iridee negli affluenti. Scavalco i nebrodi e trovo altri torrenti che si gettano nel mar tirreno, come il torrente Elicona, tante trote ma di piccole dimensioni e il torrente Grande di Tortorici, con sempre e solo Iridee.

LE FANTOMATICHE MACRO
Ecco che ho iniziato a ricercare informazioni su dove fosse ancora possibile trovare qualche Fario e soprattutto Macrostigma, indicata come originaria delle acque siciliane. Nelle mie zone, purtroppo, nulla. Devo fare 80 e più Km a sud della mia città per trovare queste trote, inizio a girare, ma trovo tutto protetto, Torrente Cavagrande, Fiume Anapo, Torrente Tellesimo, Torrente Tellaro, li ci sono le Fario e le Macrostigma, ma non si può pescare. Finalmente trovo qualche corso libero: il Torrente Manghisi, il Torrente Prainito e una parte del Fiume Irminio, ed ecco le Fario ma soprattutto le stupende Macro che popolavano originariamente le acque siciliane e che solo in alcune province sono oggetto di monitoraggi e reintroduzioni. Nei corsi visitati ho potuto constatare condizioni ideali per la sopravvivenza delle trote, con una buona portata invernale e una più scarsa portata estiva, e tante opportunita di pesca. Ora, per completare l’esplorazione di fiumi e torrenti siciliani, non mi resta che spostarmi nelle parte occidentale dell’isola, vediamo che acque e che trote trovo.

TECNICA DI PESCA E NORMATIVA
La mia tecnica di pesca preferita è lo spinning, molto redditizia nei confronti della regina e con la quale è possibile esplorare lunghi tratti in scioltezza. Utilizzo una canna Shimano “Trout One” da 2,30 centimetri, leggera, flessibile ed ultra resistente, con abbinato un mulinello Shimano Twin Power taglia 2500 imbobinato con monofilo dello 0.20 oppure un sottile trecciato, e come esche Martin, Vibrax e Mepps dal numero 1 al numero 4, e qualche minnow da 5 e 7cm. Riguardo la normativa, per pescare nelle acque interne siciliane occorre possedere la Licenza governativa di tipo B e si possono trattenere 5 trote al giorno con misura minima di 20 centimetri, la stagione di pesca alla trota inizia il 15 gennaio e termina il 15 ottobre. Non esistono tratti No-Kill o con regolamenti particolari ma solo Zone di Divieto permanente. La Provincia di Ragusa è l’unica che ha emanato regolamenti autonomi e avviato iniziative concrete a favore della trota originaria, stagione posticipata (dall’ultima domenica di febbraio fino all’ultima domenica di ottobre) e obbligo di Tesserino Segnacatture rilasciato gratuitamente dall’amministrazione provinciale.


©2009 Domenico Scavino